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CRONACA DA VARSAVIA
Le truppe del console Caio Giulio CESARE PRANDELLI sono scese in campo puntualmente alle 20,45 mentre il tribuno SuperMario BALOGOL Balotelli si congedava dalla sua famiglia perché doveva partire per la guerra.Lo attendevano i panzer tedeschi pronti a farlo a fette e arrostirlo sui ceppi di legno della Foresta Nera.
La legione si schierava davanti al nemico con la difesa tinta di BIANCONERO. L’ultimo baluardo era affidato al gigante di marmo di Carrara, già nominato senatore a vita, Joannes Luigius Buffon.

Davanti a lui stazionavano i legionari Bonuccius e Barzaglius agli ordini del centurione Chiello di Toscana.
Del centro campo s’ impossessavano immediatamente l’aquilifero De rossis e un certo Rikkarden Montoliven che da tempo aveva deciso di venire al sud Europa ad imparare a parlare latino. Si dice che dalla magnifica Florentia si sia trasferito in Milanellum per portare ivi i suoi lanci di quaranta metri.

Nella linea centrale un Apache, somigliante vagamente a Geronimo, decideva di dare una mano alla legione schierata dal console Caio Giulio CESARE PRANDELLI. Mi pare che si chiami Pirlus ma non ne sono sicuro. M’informerò.

In avanscoperta partivano i cavalleggeri con i nastri al vento e le criniere tinte con la camomilla. Tali Fantantonio e Balogol.Penso che sia stato un trucco per non farsi riconoscere dai Panzer tedeschi.

Avviata la battaglia, e dopo un breve studio delle rispettive forze in campo, i nostri legionari capivano che le truppe cammellate teutoniche sono una tigre di carta.

Per tanto si avventavano sulla fascia sinistra del campo di battaglia. Il comando delle operazioni era stato passato al generale FANTANTONIO Cassano da BariVecchia trasferitosi in Milanellum City. Sembrava circondato dai panzer e si temeva per la sua vita ma lui con un paio di giravolte, una finta e uno svicolamento a destra riusciva a liberarsi dei panzer. Lanciava indi una bomba ad OROLOGERIA destinata all’amico e compagno di falange SUPERMARIOBALOGOL Balotelli. Il medesimo si avventava sulla bomba sovrastando il Rottweilher posto a sua guardia stretta. Il missile, intercettato dal suo scudo craniale con un tremendo incornamento, mandava l’avversario difensore di porta a raccogliere l’oggetto rotondo nel fondo del sacco.

La battaglia si susseguiva senza mai fare sospettare minimamente che la propulsione a pizza e fichi fosse materiale inferiore a wurstel e kartoffen. Infatti, i nostri legionari correvano anzi volavano per il campo senza accusare alcuna fatica. Sembravano spinti da motori FERRARI costruiti in quel di MARANELLO.

Dopo un breve studio della situazione, l’occhiglauco Montoliven decideva di rientrare in difesa in appoggio ai compagni.Laggiù gli perveniva una sfera e non sapendo come cucinarla dato che non sembrava una kartoffen la spediva veloce, precisa e potente come un raggio LASER sul piede del Bersagliere scelto SUPERMARIO SUPERBALOGOL Balotelli. A questultimo non sembrava  vero di fare un dispetto allo stralunato NEUR che, stoltamente, qualcuno ha definito erede di Gigi GIANGLUIGI BUFFON da CARRARA. Balo lasciava partire un lancio di rara potenza BALISTICA. Sembrava l’APOLLO DIECI con lo SHATTLE agganciato che partiva verso la luna. Due colpi in pochi minuti e l’armata dei Panzer veniva ridotta alla ragione. Il loro comandante, seduto in poltrona, non aveva nemmeno la forza di parlare e continuava a masticare un chevingum all’amaro SILANO.

La battaglia continuava stancamente fino ai cinque minuti finali quando un distratto arbitro concedeva un fantomatico tiro a fermo. Nel frattempo però la Legione si era esibita in un bombardamento a tappeto inviato da tutte le posizioni dai nostri leggendari elicotteri da combattimento Agusta. Se non riuscivano a colpire il bersaglio almeno arrecavano danni e corroboravano paure mai sopite nelle truppe dei teutonici.

CAIO GIULIO Cesare Prandelli, prima di lasciare la dolce e verde Varsavia, telefonava alla pizzeria “La bella Napoli” di Berlino per prenotare una cena a base di pizza CAPRICCIOSA a favore della truppa malconcia avversaria guidata dalla signora Merkel.
Lo spread sportivo si è ulteriormente abbassato, speriamo che ora si calino le….mutande e concedano i prestiti necessari a rimettere in moto l’economia.
“IL PIAVE NORMORO’, NON PASSA LO STRANIERO…………”

Dal vostro corrispondente da Varsavia è tutto, a voi studio).